Stavolta diamo i numeri! No, non è che siamo impazziti o abbiamo sognato qualche antenato che ci ha dato le dritte giuste per il gioco del lotto; più semplicemente, questa è l’occasione giusta per commentare i dati sulle vendite moto, forniti dall’Ancma, e relativi a tutto giugno 2019, esattamente a metà anno, quindi.
E’ il momento giusto, di conseguenza, per fare il punto della situazione e verificare quali siano stati, sempre con riferimento al mercato italiano, i top e i flop del marchio Ducati.
Partiamo subito dalle prime posizioni in classifica, dove, com’è facile intuire, troviamo la famiglia degli Scrambler 800: prodotto ben fatto, proposto a un prezzo accessibile a molti, rappresenta la porta di ingresso nel mondo Ducati: positivo quindi il dato che lo posiziona all’ottavo posto della classifica generale con ben 1183 unità vendute.
Altrettanto scontata è la presenza, subito dopo, al 14° posto, della Multistrada 1260 che raggiunge quota 845 a cui aggiungeremo, se siete d’accordo, anche i 274 pezzi della versione Enduro: il totale fa 1119, un numero veramente importante per una moto che, al contrario dello Scrambler, ha un prezzo di vendita assai elevato e di conseguenza, presumiamo, anche un elevato margine di profittabilità.
A seguire, le due realtà con il motore da 950 cc, ovvero Hypermotard e Multistrada “piccola”, che fanno segnare, rispettivamente, egregi numeri, pari a 739 e 672 unità vendute. A dire il vero, per la Multistrada 950 il dato non è molto veritiero, in quanto è riferito solo alla versione S, mentre, se contiamo anche la base, il totale schizza a 1005: un gran risultato!
Ma ecco che arriva la prima vera sorpresa: la Panigale V4, infatti, ha raccolto ordini pari a 520 unità, un numero sbalorditivo se riferito a una moto sportiva; anzi, in questo caso, considerate le stratosferiche prestazioni, diremmo super hyper sportiva! Un dato che non ci saremmo mai aspettati, considerato appunto il costo di acquisto e le prestazioni proibitive per molti (per tutti?); a quanto pare, invece, questa moto ha centrato l’obiettivo, rispondendo a un’esigenza di sportività estrema di una fetta importante di pubblico, nonché per il richiamo di un marchio prestigioso come quello di Ducati.
La nostra lista, poi, prosegue senza sorprese, con i buoni dati del Diavel 1260 (312 unità), che comunque è modello destinato particolarmente al mercato americano, e alle varie versioni del Monster che ormai denunciano una certa carenza di appetibilità: peccato perché sia l’821 che il 797 sono modelli adatti a un largo range di motociclisti.
E la SuperSport?
Non ci resta che concludere con una seconda sorpresa, questa volta un po’ amara: dov’è la SuperSport? Fra le prime 100 moto non è riportata, possibile che abbia incontrato così poco interesse?
Eppure è una moto divertente, comoda, ma anche sportiva: un prodotto con tanta sostanza, possibile che non sia stata così compresa dal mercato?