In effetti, il tira e molla fra le parti è stato lungo, tanto che Dovizioso (nell’immagine all’inizio della sua avventura in Ducati nel 2013) a questo punto rischia seriamente di rimanere senza una moto per il prossimo anno.
Come ha lui stesso dichiarato, non gliene importa poi molto, è disposto anche a smettere se non trova una situazione che lo interessi, il famoso progetto.
La decisione ha poi avuto la curiosa coincidenza che, vista l’assenza del mostro Márquez, il Dovi sia uno dei più seri pretendenti per la conquista del titolo 2020: una situazione che se si avverasse metterebbe senz’altro in imbarazzo i vertici Ducati che si ritroveranno a festeggiare un pilota che di fatto hanno licenziato!
Certo che un’occasione così ad Andrea non capiterà tanto spesso; l’assenza del pilota spagnolo, il vero mattatore delle ultime stagioni, tanto da risultare quasi invincibile, e la buona continuità di risultati che gli offre la sua Desmosedici (magari non un fulmine di guerra, ma molto costante anche su circuiti su cui spesso ha faticato) lasciano veramente aperta una finestra quanto mai interessante, soprattutto per il panorama che offre: diventare campione del mondo della MotoGp dopo così tanti anni dal titolo conquistato nella 125, porrebbe Andrea nell’olimpo dei piloti italiani più forti di sempre.
Ma non vogliamo portare sfortuna a Dovi, il campionato è lungo e gli avversari sono agguerriti, e noi, sia chiaro, tifiamo per lui!
Non facciamo i tuttologhi, non conosciamo tutti i perché, certo che il divorzio Ducati-Dovizioso ci sembra un peccato mortale; per l’azienda italiana perché si priva di uno dei talenti più cristallini di questi anni, un pilota costante, forte, abile nella messa a punto della moto; così anche il forlivese, che ormai della sua Ducati conosce ogni vite, avrebbe solo vantaggi a continuare su un percorso che conosce molto bene, piuttosto che intraprendere un sentiero sconosciuto.
A noi non resta che sperare (speranza vana?) che succeda il classico miracolo all’italiana: un’incredibile riconcilazione, magari sull’onda dei risultati ottenuti in questa stagione, che faccia intravedere a entrambi che la migliore soluzione sia quella di rimanere insieme.
Del resto non sono pochi i rapporti umani che si basano sulla convenienza, che in questo caso sarebbe veramente tante per entrambe le parti!
SBK a Jerez: avanti tutta!
A Jerez de la Frontera, seconda tappa del campionato SBK, si ri-accende lo spettacolo con Ducati protagonista. Doppietta di Redding e secondo posto in gara 2 per Davies.
Ma voi di Petrucci cosa ne pensate?
Petrucci ha la consapevolezza che se vuole rimanere nell’orbita del team Ducati qualcosa (o molto?) deve cambiare nei suoi risultati.