L’introduzione della nuova 899 Panigale arriva due anni dopo quella della rivoluzionaria 1199, che ha cambiato radicalmente la fisionomia delle Superbike Ducati: una versione intermedia nata e progettata per offrire un “pacchetto” più accessibile, sia in termini di prestazioni che di prezzo, agli appassionati della guida sportiva. In questa nuova cilindrata, infatti, la Panigale si propone non solo come un mezzo a suo agio tra i cordoli di un circuito, ma anche come una valida streetbike.
Il nuovo modello è stato svelato da Claudio Domenicali, Amministratore Delegato dell’azienda bolognese (in foto), durante la VW Group Night, alla vigilia dell’apertura della 65.a edizione dello IAA, il Salone dell’Automobile di Francoforte in programma dal 12 al 22 settembre.
Il motore Superquadro di 898 cc si presenta con misure di alesaggio e corsa pari a 100 x 57,2 mm ed è capace di sviluppare 148 Cv a 10.750 giri, con una coppia di 10,1 Kgm a 9000 giri. Anche in questa versione, il propulsore costituisce un elemento strutturale dell’innovativo telaio monoscocca (che funge anche da airbox), in grado di assicurare un ottimo rapporto peso/potenza, come confermano i 169 Kg a secco (193 in ordine di marcia).
Le linee sono praticamente le stesse della 1199, così come l’esclusiva tecnologia dei Riding Mode, che comprende Ride-by-Wire, ABS regolabile su tre livelli, Ducati Traction Control (DTC), Engine Brake Control (EBC) e il Ducati Quick Shift (DQS). La 899, tuttavia, è stata progettata con particolare attenzione a tutto ciò che può rendere una moto più facile nel suo utilizzo, perciò troviamo anche una sella maggiormente imbottita (alta 830 mm da terra) e una trasmissione finale più corta per rendere il motore ancora più gestibile ai medi regimi.
Il nuovo modello si distingue inoltre dalla versione di maggior cubatura per la presenza di un inedito forcellone bi-braccio, interamente realizzato in fusione d’alluminio e che fissa l’interasse a 1426 mm, portando la distribuzione dei pesi a 52% all’anteriore e 48% al posteriore: una scelta dettata anche dalla riduzione dei costi, così come quella legata al telaietto posteriore, che non è più ottenuto per fusione, come sulla 1199, ma in traliccio di tubi in acciaio. Allo stesso modo, quello anteriore è in alluminio anziché in magnesio e altrettanto vale per il coperchio della frizione, i coperchi delle teste e la coppa dell’olio.
La 899 Panigale è poi equipaggiata con una forcella Showa BPF da 43mm regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla, mentre al retrotreno compare un ammortizzatore Sachs, anch’esso completamente regolabile, montato in posizione laterale, come sulla 1199, con un link progressivo che agisce direttamente sul nuovo forcellone. Il “pacchetto” è infine completato da un ammortizzatore di sterzo.
I freni sono della Brembo e prevedono due dischi anteriori da 320 mm con pinze monoblocco M4-32 ad attacco radiale e un disco posteriore da 245 mm con pinza a due pistoncini, il tutto coadiuvato dal sistema ABS Bosch 9MP di ultimissima generazione. In accordo con le prestazioni del mezzo, le ruote a 10 razze hanno un canale da 3,5″ davanti e da 5,5″ dietro e calzano pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa multimescola a tre zone nelle misure di 120/70 ZR17 e 180/60 ZR17. Come per il modello di cilindrata superiore, anche la 899 consente di allungare i principali interventi di manutenzione a un intervallo di 24.000 Km.
La “Panigalina” sarà disponibile a partire da fine ottobre nel tradizionale rosso Ducati con cerchi neri e nella colorazione Arctic White con cerchi rossi. Il suo prezzo al pubblico, chiavi in mano, sarà di 15.790 Euro.
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