Il Ducati Dark Club è il Club di riferimento per i possessori di Ducati nere, sempre visibilmente attivo in collaborazioni e attivo nella produzione di immagini. “Credo che qualunque ducatista possa essere fiero del fatto che esistono realtà come il DDC, dove viene data visibilità al marchio Ducati, anche in contesti diversi da quelli standard e prettamente motociclistici – ci racconta Davide Zuppardo, fondatore e presidente del Ducati Dark Club Italia, il quale prosegue – Tutte le Ducati sono belle e ben si prestano a trasformazioni e personalizzazioni. Mi piace pensare di poter creare qualcosa di buono, di qualità, attraverso le immagini. Qualcosa che rimanga nel tempo e che possa fare parte della nostra storia. L’immagine è l’elemento di base della comunicazione: basta accendere la TV o entrare in internet o sfogliare una rivista e immediatamente ci comparirà davanti un’immagine. Come rappresentante di un Ducati Club, compatibilmente agli impegni lavorativi e alla vita privata, trovo sia naturale adoperarsi per realizzare delle immagini di qualità, che diano visibilità a chi, per passione e lavoro svolto, merita attenzione e mi riferisco ai meccanici capaci di realizzare una buona special, alle modelle e ai fotografi da coinvolgere nei nostri lavori. Vedere fotografi e belle ragazze colpiti dalla bellezza delle nostre moto è sempre un momento piacevole“.
Un lavoro, quello dedicato alla produzione di immagini, sicuramente stimolante ma che richiede tempo, pazienza, creatività e contatti: “Non è sempre facile catturare l’attimo giusto, sono necessari velocità e riflessi pronti, ma portare a casa uno scatto tecnicamente valido e suggestivo è piacevole“, ci spiega Michele Ballarini, fotografo che dal 2014 collabora con il Club.
Ballarini, fotografo autodidatta, lavora nel campo della fotografia e della moda, in particolare nella zona di Modena e Bologna: ha curato le immagini pubblicitarie per numerose compagnie teatrali itineranti a livello europeo, ha lavorato per alcune testate giornalistiche fra le quali alcune di caratura nazionale e alcune collaborazioni lo hanno portato a lavorare sia a Londra che negli Stati Uniti, dove ha recentemente aperto una sede a Los Angeles.
Ma il Club non è attivo solo sul lato dell’immagine e della comunicazione: da qualche anno, infatti, la passione per Ducati che accomuna il Club e lo staff di Mad Factory ha prodotto una sinergia che sta diventando un vero e proprio sodalizio fra i due soggetti che ha lo scopo di realizzare special uniche nel loro genere.
Mad Factory nasce nel 2009 a Parma da 3 amici con la passione per le corse in moto: Sandro, il motorista, Davide, che cura la parte carrozzeria e carene e Mauro, conosciuto fra i ducatisti come Zaco, addetto all’elettronica, esperto di mappatura centraline e sospensioni.
Mad Factory, oltre al quotidiano lavoro di officina meccanica su tutti i marchi, effettua anche assistenza ai piloti e in pista; in soli sei anni di attività, ha già maturato alcune soddisfazioni in ambito corse: con Marta Leoni, Mad Factory nel 2011 ha vinto il Campionato italiano Roadster under 800, nel 2012 Zaco vince la Roadster cup under 800 e arriva secondo nella Roadster air, nel 2013 vince la 4W Stock con Edoardo Craviari. Nel 2014 Zaco ci riprova e vince il titolo di Campione italiano nella Roadster air, in rappresentanza del Ducati Dark Club Italia.
Oltre al lavoro di officina e a quello sul fronte delle corse, Mad Factory si è fatta apprezzare anche per la realizzazione di special su base Ducati: è nota fra i ducatisti, e particolarmente apprezzata, la Attrezzo Veloce, realizzata dal sempre attivo Zaco per un cliente, su base Ducati 749: la Attrezzo Veloce, al numero 120 nel registro del Ducati Dark Club, nel 2014 partecipa al contest Ferro, presso il Bike Expo di Verona, e arriva quarta su trenta moto presenti come finaliste.
La passione per le special da parte di alcuni clienti Mad Factory fa nascere l’idea di realizzare special da proporre in vendita al pubblico di appassionati, con il marchio di Attrezzi Veloci by Mad Factory.
Chicco Spaggiari, Michele Bocchi e Massimiliano Ferrari, titolari del marchio, danno a Zaco una bozza di idea su cosa desiderano realizzare e sul genere sul quale orientarsi, starà poi a Zaco concretizzare: “In genere – racconta Zaco – si lavora senza uscire dai canoni di specifiche del libretto, mentre per elaborazioni più estreme sul mezzo si lavora con l’ufficio TUV tedesco, che dà la possibilità, in seguito, di immatricolare le moto anche in Italia“.
Un’altra creazione su base Ducati prodotta da Mad Factory è la Spitfire, realizzata in una sola settimana, su base Monster 750 a carburatori, in chiaro stile dirt track: la Spitfire partecipa al contest organizzato a Milano da Deus ex Machina, nella primavera 2015, il cui diktat era osare di più, spendendo di meno.
Ebbene, la Spitfire si qualifica settima su 51 special presenti.
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