L’avversario è tornato: Jonathan Rea raccoglie tutto quello che era possibile nel weekend di gare sul circuito dell’Algarve, e questo è il verdetto più chiaro. Il pilota irlandese è riuscito ad erodere il vantaggio in classifica di Scott Redding e si presenterà da primo in classifica ad Aragon.
Lui e la Kawasaki sono ancora l’asticella che segna il livello massimo da superare. Non sarà facile, ma è bene che questo sia chiaro a tutti da subito, perché nessuno s’illuda e perché tutti rimangano concentrati fino alla fine. Il Campionato Mondiale Superbike di quest’anno è avvincente, con tre Case che hanno raggiunto continuità di risultati e livello di competitività assoluto.
Kawasaki, Ducati e Yamaha, con la Honda che in questo fine settimana portoghese sembra essersi avvicinata alle posizioni che contano. La casa dei tre diapason, in particolare, sembra aver raggiunto una costanza di prestazioni invidiabile, senza dubbio certificata dall’avere i suoi quattro piloti di punta costantemente ai vertici, in prova e in gara.
Il copione delle tre gare di Portimao, per quello che riguarda il vincitore, è stato dunque sempre lo stesso: Rea che prende e se ne va. Gara1, Superpole Race e Gara 2.
Ma gli spunti sui quali ragionare sono veramente tanti: innanzitutto le gare sono belle, combattute, anche se spesso le battaglie più serrate sono quelle per aggiudicarsi i gradini più bassi del podio. Scott Redding sembra avere, altre che classe assoluta, anche l’intelligenza tattica che gli permette di portare a casa il più possibile: in difficoltà nell’ultimo scorcio di Gara 1 (passa da terzo a settimo), quinto in Superpole Race, in Gara 2 agguanta un ottimo secondo posto adattando la sua Ducati Panigale V4R a traiettorie non proprio convenzionali, ma efficaci nel contrastare il ritorno di Van Der Mark e della sua Yamaha.
“E’ stato un week end difficile – ha dichiarato alla fine Scott – e per questo motivo chiudere con un podio è un risultato prezioso sia per me che per tutto il team. Nella SuperPole Race siamo riusciti a migliorare le cose rispetto a sabato ma è chiaro che il feeling con la moto non fosse quello ideale. Ho provato a stare vicino a Rea soprattutto per creare un gap con il gruppo. Nella seconda parte della gara ho fatto molta fatica soprattutto con la ruota anteriore. Quando è arrivato Van Der Mark ho pensato solo a difendermi per conquistare questo risultato. Sono felice per me e per il team. Andiamo ad Aragon con grande convinzione”.
Per la Casa di Borgo Panigale ed il Team Aruba.it un fine settimana duro, difficilmente ipotizzabile soltanto una settimana fa, con Chaz Davies tornato di nuovo a soffrire; 13° nella gara del sabato, caduto in Superpole Race e finalmente 4° nell’ultima gara: “L’obiettivo è sempre quello di portare a casa un trofeo – ha affermato Chaz dopo Gara 2 – ma devo ammettere che sia stata comunque una bella gara. Mi prendo questo quarto posto con soddisfazione, soprattutto dopo tutti i problemi che abbiamo avuto in questo week end. Purtroppo il contatto con Laverty nella SuperPole Race mi ha costretto a partire in quinta fila e questo non mi ha permesso di stare con il gruppo di testa. Il passo gara, però, era molto buono, sui livelli dei primi, e per questo sono soddisfatto. Adesso ci spostiamo ad Aragon per i test. Sarà un’opportunità importante per prepararci al meglio per le prossime 6 gare”.
I risultati in crescendo dei due piloti Aruba.it Ducati mostrano quanto la squadra tutta insieme si sia saputa rimboccare le maniche ed abbia saputo reagire in una situazione, quella sul circuito portoghese, che si è dimostrata in salita fin già dalle prove.
Serafino Foti, Team Manager della squadra, analizza così la situazione: “E’ chiaro che dopo il grande weekend di Jerez ci aspettavamo di poter ottenere risultati migliori a Portimao. Abbiamo incontrato molte difficoltà sia venerdì che sabato e non siamo riusciti a mettere i nostri piloti nelle condizioni migliori. Ringrazio i nostri ragazzi all’interno del box che dopo aver analizzato i dati della gara di Sabato hanno compiuto un grande lavoro permettendoci di migliorare nettamente le prestazioni in Gara-2. Il nostro compito è quello di continuare a lavorare con grande concentrazione, senza mai mollare. Tra tre giorni saremo ad Aragon per preparare nel migliore dei modi il prossimo doppio appuntamento al Motorland”.
Per Michael Ruben Rinaldi il fine settimana è stato all’insegna di un andamento meno altalenante. Il pilota del Team Ducati Go Eleven è ad un passo dal raggiungere prestazioni assolute e sembra, dopo Redding, quello più in sintonia con la Panigale V4R. Una sintonia dalla quale invece Marco Melandri è ancora lontano: il cammino del campione di Ravenna – lo si sapeva – si è rivelato duro, dovendo svolgere nei fine settimana di gara il lavoro che gli altri hanno potuto svolgere durante l’inverno. Per lui e per il Team Barni c’è solo una parola d’ordine: non cedere allo scoramento.
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