Il 28 febbraio 2018 si è spento a Bologna Rino Caracchi, figura storica del motociclismo italiano e internazionale, colonna della gloriosa scuderia NCR che ha elaborato e portato le Ducati su tutti i circuiti del mondo ottenendo titoli prestigiosi.
Al funerale, svoltosi alla Certosa di Bologna, erano presenti tantissimi amici, colleghi, piloti e appassionati che hanno fatto sentire ai familiari la partecipazione dell’Italia motociclistica.
Rino Caracchi era nato a Canaro di Rovigo il 12 gennaio 1935. Giovanissimo, inizia a lavorare come autotrasportatore, seguendo le orme del padre, ma subito si avvicina alle moto proprio perché portava con il suo camion, sui vari circuiti, i bolidi della scuderia Farnè-Stanzano, poi diventata NCR.
Caracchi ha preparato e sviluppato, con Farnè e Nepoti, le moto da gara della Ducati quando la casa di Borgo Panigale si è ritirata ufficialmente dalle competizioni, alla fine degli anni 60.
Ha ottenuto ottimi risultati anche a livello mondiale e ha dato un apporto sostanziale allo sviluppo dei motori che hanno poi dominato in Superbike, dopo essersi affermati nelle gare Endurance.
Per anni è stato presente alle gare più importanti come team privato, sfruttando l’esperienza di Nepoti, Farnè e Mario Recchia come tecnici in officina e sui campi di gara.
Il massimo risalto mondiale la NCR l’ha colto negli Stati Uniti quando ha centrato vittorie storiche a Daytona, schierando le Ducati preparate nell’officina di Via Signorini.
Terminata l’avventura sulle piste, Rino Caracchi si è dedicato al restauro di moto storiche nella sua officina di Borgo Panigale diventando punto di riferimento per gli appassionati e la stampa specializzata. La sua collezione comprende 50 pezzi che vanno da moto “casalinghe” come il Cucciolo fino a veri e propri pezzi unici da gara realizzati con tecniche all’avanguardia.