Una storia che volevamo scrivere da tempo: Aprilia e Ducati che si contendono la vittoria in un Gran Premio, e gli altri dietro.
Le facciamo bene, noi italiani, le moto da corsa.
La gara argentina è stata la festa di Aleix Espargaro: pole, vittoria e giro veloce in gara, tanto perché sia chiaro a tutti che non è stata un caso. Festeggia così, come meglio non avrebbe potuto, la sua duecentesima gara in MotoGP.
L’Aprilia è arrivata ed ha dato una botta di lucido alla bacheca dei suoi passati successi, tagliando per prima il traguardo di una gara della classe maggiore, per la prima volta nella sua storia.
Viene in mente Ivano Beggio. Questa vittoria è anche per lui, per la storia di un marchio che è partita da lui e che è proseguita nell’era del gruppo Piaggio.
Questa vittoria ha sapore, perché ottenuta contro la Ducati, ed ha sapore perché è stata la festa di tutti. Tutti hanno accolto con simpatia e ammirazione l’affermazione del gruppo che ha lavorato duro per portare Noale sul tetto del mondo. Davanti a tutti quindi Aprilia, anche nella classifica piloti.
Una classifica corta, tanto da farci pensare che, dopo tre gare e nove piloti diversi a podio, la gara di Austin possa rappresentare un nuovo inizio di campionato, ma solo per quello che riguarda i numeri, perché la fisionomia della stagione 2022 sta rivelando il proprio carattere.
Potrebbe sembrare confusa, e per certi versi lo è, come quella di due anni fa, ma quello che è diverso è che nel 2020 tutti sembravano smarriti per l’assenza di Marc Marquez, sembrava avessero paura di vincere, ma oggi no: Marquez o meno, questi ragazzi vogliono vincere tutti! Sul circuito di Termas del Rio Hondo sono state ancora palesi le difficoltà dei piloti Ducati Lenovo, addolcita dalla rimonta di Bagnaia, c’è stata la conferma della competitività di Martin, ha faticato Bastianini, bene invece Bezzecchi.
Marini non ha tradotto in gara l’exploit in prova. Abbiamo visto una Honda che non riesce a fare la differenza che vorrebbe, abbiamo visto la debacle – chiamiamola pure così – della Yamaha… La Suzuki è sempre lì, solida e adesso con Livio Suppo al comando. Ad Austin un nuovo inizio, di questo appassionante campionato.
SBK a Jerez: avanti tutta!
A Jerez de la Frontera, seconda tappa del campionato SBK, si ri-accende lo spettacolo con Ducati protagonista. Doppietta di Redding e secondo posto in gara 2 per Davies.
Oliveira, il fulmine dell’Indonesia
Vince, navigando nella pioggia con la sua KTM, Miguel Oliveira. Torna su la Yamaha. Per la Ducati una gara in difesa.