Sul circuito Bugatti a Le Mans una gara avvincente, ricca di colpi di scena fin dall’inizio: nel giorno della crisi nera delle Yamaha, a brillare è il rosso Ducati, con Petrucci che domina e Dovizioso che si riavvicina alla vetta della classifica.
La pioggia francese ha messo sul tavolo il primo colpo di scena. Quando mancavano pochi minuti al via, si è presentata costringendo tutti a cambiare i propri piani: tutti di nuovo ai box, cambio di moto, e gara dichiarata bagnata ed accorciata a 23 giri.
Dalla gara francese i segnali positivi perché in Ducati si possa continuare a credere nel sogno della vittoria finale sono arrivati, ponendo tutta la squadra in una condizione del tutto diversa rispetto a due settimane fa.
Innanzi tutto la consapevolezza che quest’anno nessun costruttore è veramente a posto, nessuno è riuscito ad elevarsi sopra gli altri. La Francia ci ha consegnato una Yamaha in crisi, proprio nel giorno in cui tutto sembrava far presagire una fuga in avanti di Fabio Quartararo.
La domenica nera della Yamaha ha avuto come copertina del diario Valentino Rossi subito per terra e si è sdipanata al ritmo in cui il suo pilota di punta Quartararo veniva risucchiato nelle retrovie, incapace di resistere all’incalzare degli avversari, e tutto questo davanti al pubblico di casa.
Viñales e Morbidelli addirittura non si sono mai liberati dal pantano delle posizioni di rincalzo, con l’italiano che addirittura sarà costretto al ritiro. Certo, la prossima gara ci consegnerà un’altra storia, i valori in campo cambieranno di nuovo: questo campionato ce lo ha insegnato. Un campionato strano, sempre di più, avvincente perché imprevedibile.
Intanto però in casa Ducati si festeggia: a vincere, dopo aver condotto per tutta la gara è Danilo Petrucci, e non è stata una sorpresa. Il pilota umbro, a suo agio sulla Desmosedici fin già dalle prime prove, ha condotto la gara con autorità, dimostrandosi maestro sull’asfalto bagnato del circuito Bugatti. Imprendibile anche per uno spavaldo Alex Marquez, che gli arriva alle spalle sul finale, conquistando il primo podio per la Honda Repsol.
La vittoria di Danilo rappresenta la rivincita di un pilota che è riuscito a riemergere da un periodo grigio e un sogno che si avvera per gli appassionati della Casa bolognese, che espugna per la prima volta la mitica pista transalpina. “È stata davvero una gara incredibile. – ha raccontato Danilo – Fin da questa mattina sapevo di poter disputare una buona prova sull’asciutto, ma quando ho visto la pioggia in griglia ho pensato che sarebbe stata una gara difficile. Mi sono detto che non avevo nulla da perdere e che sarei potuto andare ugualmente forte anche sul bagnato. In passato ero riuscito ad ottenere dei podi in queste condizioni, ma mai una vittoria. Ho aspettato a lungo prima di poter ritornare sul gradino più alto del podio ed è bello farlo qui a Le Mans, una pista dove mi sono tolto diverse soddisfazioni in passato. Dedico questo risultato a tutte le persone che hanno continuato a credere in me anche in questo periodo difficile“.
Ma per due terzi di gara gli appassionati della rossa avevano potuto sognare ancora più in grande: dietro a Danilo, in un contesto degno di un ideale trofeo monomarca Desmosedici, Andrea Dovizioso e Jack Miller. Mancava solo Pecco Bagnaia, fresco di nomina nella squadra interna per il 2021 e mai entrato nel vivo della gara.
Un podio straordinario, monopolizzato dai piloti della GP20… sfumato quando Miller, a quattro giri dalla fine, deve abbandonare per un problema tecnico. Anche la doppietta, che avrebbe avuto connotati esaltanti, è sfumata quando Andrea Dovizioso, in crisi con le gomme soft, ha dovuto cedere il passo a Alex Marquez e a Paul Espargaro negli ultimissimi giri. Il forlivese aveva molto da perdere ingaggiando un duello all’ultimo sangue per il podio, ha provato a resistere, ma nulla ha potuto contro avversari che gli sono arrivati sotto con la facilità di chi è più a posto.
Alla fine quarto, con cinque gare ancora da disputare, risale la classifica: adesso è terzo a 18 punti e dalla prestazione positiva complessiva dovrà trarre motivazioni fresche per combattere fino alla fine: “Sono un po’ deluso, perché oggi credevo di poter ottenere un risultato migliore. Danilo era molto veloce e stava guidando veramente bene. Sono riuscito a stare con lui per quasi tutta la gara, ma sul finale abbiamo forse pagato una scelta di gomma errata. Montavo una soft sia all’anteriore che al posteriore e negli ultimi giri non riuscivo più a curvare correttamente. In queste condizioni è sempre difficile fare la scelta corretta, perché non sai mai se la pista rimarrà completamente bagnata o inizierà ad asciugarsi. Peccato! In ogni caso, oggi abbiamo guadagnato punti preziosi per il campionato e sono contento per la vittoria di Danilo. Ora siamo già concentrati sulla prossima gara ad Aragón“. Sì, bisogna dimenticare al più presto il podio sfumato e considerare i lati positivi del weekend: nel complesso per le Ducati una buona prestazione, con almeno tre piloti che si sono giocati la vittoria, a testimoniare un pacchetto tecnico in salute.
Andrea dovrà partire per Aragón considerando il bicchiere mezzo pieno. Curiosa infine la lotta per la leadership della classifica traslata nelle posizioni di rincalzo tra Quartararo e Mir, che si scannano per un pizzico di punti, consapevoli che alla fine, questo pazzo campionato, potrà vedere il primo prevalere sullo sconfitto per un nulla.
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