Gli Olandesi Volanti sono i piloti italiani e spagnoli.
Ad Assen tutti vogliono vincere. Sulla pista di Assen – l’università della moto – tutti vogliono scrivere il proprio nome nell’Aldo d’Oro.
Ci è riuscito ieri Pecco Bagnaia, portandosi a casa una bella vittoria dopo due gare da dimenticare. Una vittoria che ci voleva, a coronare un fine settimana nel quale il pilota torinese del Lenovo Team è rimasto concentrato, ha conquistato la pole, e in gara ha voluto riscuotere i crediti che nel suo intimo sapeva essergli dovuti. Una gara bellissima, con Marco Bezzecchi dietro, a conquistare il primo podio della carriera e a testimoniare una volta di più che i ragazzi italiani, con la Desmosedici, ci sanno fare. Bagnaia è tornato là sul gradino più alto del podio, là dove, nonostante i passi falsi, ha sempre creduto fosse il suo posto. Una vittoria dal sapore e dalla firma tipica di Pecco: sto lì davanti, mi faccio vedere da chi mi segue e gli faccio sentire il sapore dell’alito della mia moto, solo questo, di più non ti concedo.
Lui però i suoi meriti finalmente se li concede, e con la vittoria di ieri costruisce l’impianto perfetto del lavoro di tutta la squadra. La classifica parla chiaro, il distacco rimane pesante, ma intanto lo riporta al suo posto: pareggia il conto delle vittorie, oltre che con il francese della Yamaha, anche con Enea Bastianini. E ora occorre andare avanti gara per gara, occorre non sbagliare più. E a sbagliare ieri è stato Fabio Quartararo e con lui a terra è sparita la Yamaha. Il francese è l’unico che la sappia guidare. Il merito di Fabio – se così lo vogliamo chiamare – nella gara di ieri è stato quello di essere la causa scatenante della rimonta di Aleix Espargaro: colpito dal francese, il pilota dell’Aprilia ha avuto la prontezza di raddrizzare la moto, andare dritto e non cadere. Così Aleix si è ritrovato ai margini della zona punti.
Poi è stata una rincorsa esaltante a risalire posizione su posizione, a colpi di giri veloci, di crono da follia, fino ad arrivare quarto, con quello splendido doppio sorpasso all’ultima chicane, ai danni di Brad Binder e di Jack Miller, che se le stavano dando di santa ragione. Un capolavoro di volontà, di concentrazione, di capacità di ripescare dentro di se tutte le risorse sulle quali sarebbe stato possibile contare per raddrizzare una gara che pareva compromessa ma non lo è stata e per approfittare della brutta giornata di Quartararo e farsi di nuovo sotto in classifica.
Il sorpasso è stato il contraltare della gara di Barcellona: Aleix lì aveva creduto fosse finita un giro prima, qui ad Assen se l’è fatta durare fino all’ultimo metro. Così la MotoGP in Olanda ha parlato italiano: due Ducati e due Aprilia davanti a tutti: Baganaia, Bezzecchi, Viñales e Aleix Espargaro, con la KTM di Brad Binder e le Ducati di Miller e Martin ad allontanare ulteriormente le moto giapponesi dalle posizioni che contano. Senza Quartararo la Yamaha sparisce, la Suzuki vivacchia in attesa di ritirare le proprie moto dal mondiale, la Honda è la grande latitante di questa stagione.
È una situazione anomala, che riporta alla mente sapori antichi di dominio assoluto delle moto italiane. Per un Bagnaia che risorge, un Bastianini che rimane intrigato in una situazione dalla quale speriamo che – lui e la squadra – sappiano uscire, per ritornare ad essere la splendida e concreta sorpresa delle prime gare della stagione: saltato il Gran Premio di Finlandia, rimane un mese per ricrearsi…
SBK a Jerez: avanti tutta!
A Jerez de la Frontera, seconda tappa del campionato SBK, si ri-accende lo spettacolo con Ducati protagonista. Doppietta di Redding e secondo posto in gara 2 per Davies.
Quartararo vede il mondiale
In Germania Fabio Quartararo è perfetto. Vince il suo terzo gran premio stagionale e allunga in classifica. Bagnaia cade e la Ducati si consola con le Desmosedici di Zarco e Miller sul podio.