Peperoncino rosso: la doppietta Ducati a Jerez

Peperoncino rosso: la doppietta Ducati a Jerez

Prima vittoria per Jack Miller, prima vittoria Ducati a Jerez dal lontano 2006, Pecco Bagnaia in testa al Mondiale MotoGp… che week-end!

Con una splendida e – per certi versi – inaspettata doppietta, la Ducati lascia Jerez con nel canestro la prima vittoria di Jack Miller in sella alla Desmosedici e con la prima vittoria della stagione. Francesco Bagnaia vola in testa alla classifica del mondiale piloti. Una domenica perfetta.

La pista di Jerez, dopo 15 anni dalla vittoria di Loris Capirossi nel 2006, vede due Ducati davanti a tutti, in una gara che, analizzata, va ben oltre il successo sportivo. Intanto a Jerez, quindici anni fa, Luigi Dall’Igna non c’era, e la vittoria di ieri ha senz’altro un sapore inedito anche per lui, soddisfatto per un risultato così rotondo su un circuito tra quelli meno favorevoli alle sue moto.

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Lo diciamo subito: sarebbe stato un grande risultato anche arrivare secondi e terzi dietro alla Yamaha, ed invece è arrivata la doppietta! Vincere a Jerez significa molto. Significa aver trovato un equilibrio che fino a ieri era mancato. Certo, i problemi di Quartararo che ha ceduto di schianto hanno contribuito a spianare la strada a Miller verso la vittoria, e a Pecco verso la vetta della classifica, ma è anche vero che il pilota australiano, scattato perfettamente al via, quando è stato passato dal francese della Yamaha, non ha dato l’impressione di poter patire distacchi abissali.

Jack Miller è stato lì dietro, e finalmente ha vinto, conducendo una gara da pilota maturo e veloce. E soprattutto ha smarcato la casella che gli mancava: vincere con la Desmosedici.

Adesso tutto torna. Jack nel 2020 è sembrato il pilota più in forma, ma – complici anche problemi fisici – le prime gare di questa stagione sembrava ce lo avessero restituito poco lucido, quando invece ci saremmo aspettati di vederlo a lottare per la vittoria in ogni gara.

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Dopo ieri è possibile che tutto cambi, che Miller abbia assaporato, con la vittoria, anche la consapevolezza di avere una moto al top, di essere in una squadra al top, e quindi di avere non solo la possibilità, ma anche il dovere di provare a vincere sempre.

La sua vittoria di ieri, ma anche il secondo posto di Bagnaia, non possono non aver confermato, nero su bianco nell’ordine d’arrivo, i segnali positivi che già nella gara di Portimao si erano percepiti. Di questo beneficia tutta la squadra, che nella migliore delle maniere possibili ha visto confermare la bontà delle scelte fatte, sia a livello di gestione sportiva, sia sotto il profilo tecnico.

La vittoria di ieri ha messo in luce le difficoltà di un avversario che era sembrato subito imbattibile, forte di un inizio campionato spaventoso per gli altri, ma riportato sulla terra dalle difficoltà patite nella gara di ieri: la Yamaha – ci ha detto il Gran Premio di Jerez – si può battere. E della vittoria di Miller beneficia anche Pecco Bagnaia.

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Il pilota italiano ha condotto una gara accorta i primi giri, lanciandosi poi in una rimonta che lo ha portato alle spalle del compagno, dovendosi anche difendersi dagli attacchi dell’unica Yamaha sana di ieri, quella di Franco Morbidelli.

Adesso toccherà a lui vincere, dimostrando la legittimità della posizione che occupa in classifica. Il suo compagno (il suo primo rivale…) ha fatto sapere che tagliare per primi il traguardo con la Desmosedici GP21 è possibile. Adesso tocca a lui, per dimostrare di non essere da meno.

Certo, Quartararo e Viñales saranno di nuovo lì, perché quello che hanno fatto fino alla gara di ieri non è stato frutto del caso, ma avere vinto, aver portato due moto sui primi due gradini del podio, neanche questo è frutto del caso.

La Desmosedici vista in pista ieri è sembrata una moto molto più equilibrata di sempre, penalizzata magari nella velocità pura, ma buona in ogni settore del circuito. Miller e Bagnaia da ieri pomeriggio sanno di poter dare battaglia agli avversari e di potersela dare fra di loro.

Chi è mancato all’appello è stato Johann Zarco: peccato, sarebbe stato bello vedere anche lui nel gruppo dei migliori, ma lo attendiamo tra due settimane a casa sua, nel prossimo gran premio in Francia.

Brutta domenica per Enea Bastinini, che cade interrompendo la serie dei risultati positivi e per Luca Marini, giunto al traguardo a ridosso della zona punti.

Tito Rabat, chiamato a sostituire l’infortunato Martin sulla Desmosedici targata Pramac, non si vede mai.

Sul fronte Honda si soffre parecchio: solo Nakagami sembra padrone della RCV, bellissima la sua gara di ieri, con Marc Marquez ancora lontano dal pilota che era ed in più protagonista di un paio di cadute nelle prove che certo non hanno contribuito a infondergli la fiducia della quale ha un bisogno disperato.

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Marc ha bisogno di tempo, ha bisogno di prendere le misure prima a se stesso, poi alla moto e, non ultimo, agli avversari, nuovi e fortissimi, che non ha ancora avuto modo di pesare per bene. Male Pol Espargaro, che sembra proprio non digerirla la Honda, e male Alex Marquez, che va per terra al primo giro.

Se da un lato le KTM sembrano sparite, l’Aprilia – quella di Aleix Epargaro – sembra costruire la propria competitività mattone su mattone, gara dopo gara, ed è certamente una delle note più liete di questa fase iniziale del campionato.

Per la Suzuki, caduto Alex Rins, la gara di Joan Mir è stata onesta, portando a casa ieri il massimo possibile in attesa di momenti migliori. Il Ducati Lenovo Team lascerà la Spagna dopo una sessione di test (i piloti saranno in pista già da oggi).

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Andrea Tessieri

Andrea Tessieri, da sempre appassionato di motociclismo sportivo, segue le tappe italiane del WorldSBK e del mondiale GP professionalmente dalla fine degli anni novanta. Collaboratore di Mondo Ducati come fotografo e giornalista fin dai primi numeri, la propensione alla studio della storia del motociclismo sportivo lo porta alla pubblicazione di Ducati Racing, nel 1999, e del più recente Ducati Legends, uscito alla fine del 2021.

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