L’abbiamo detto più volte: spesso le elaborazioni realizzate dai nostri lettori sono di livello pari, se non addirittura superiore in alcuni casi, a quelle di tanti famosi professionisti. Lo dimostra alla grande il lavoro di Michele Fumiani, che senza dubbio merita tutta la vostra attenzione. Perché? Leggiamo insieme la sua testimonianza in proposito.
“Fin da piccolo il mondo della meccanica moto mi ha sempre molto affascinato, tanto da diventare la mia passione, proprio come le Ducati. Negli anni, infatti, ho posseduto vari modelli come 848, Monster 900, Monster S4R, 996, 998 e 900 SS prima serie. Uno dei miei ultimi acquisti è stato uno Scrambler Full Throttle da utilizzare soprattutto nei giri domenicali, essendo una moto comoda anche per viaggi in due con la fidanzata.
A differenza degli altri modelli che ho avuto, ho riscontrato quanto questo fosse meno performante, perciò ho voluto apportare un “cambiamento” che risolvesse questa carenza, sostituendo l’intero motore.
L’idea di realizzare questa modifica mi è venuta durante il lockdown: dopo svariate ricerche online, ho trovato il motore che faceva al caso mio, derivante da una Hypermotard 1100 DS del 2008 incidentata.
Da subito, si sono presentati i primi imprevisti, con il forcellone posteriore che non rispettava le dimensioni esatte di incastro, ma comunque risolti montando delle gabbie a rulli e degli spessori in alluminio lavorati da me al tornio.
Dopo aver installato il motore nel telaio, il lavoro più complicato è stato alloggiare l’aspirazione a doppio corpo farfallato dell’Hyper: va ricordato, infatti, che il motore 800 e 1100 dello Scrambler in origine monta un solo corpo farfallato per i due cilindri.
Sono riuscito a risolvere il problema togliendo all’airbox originale tutta la parte posteriore per poter montare due filtri a cono; la parte anteriore, per una questione estetica e per alloggiare all’interno le due bobine, è stata invece lasciata come in origine.
Ho poi sostituito il silenziatore originale con uno slip on SC Project con fondello in carbonio, installato una frizione antisaltellamento Ducati Performance e infine sostituito il copri frizione, i copri cinghie e pignone con dei coperchi in carbonio più leggeri.
Per la parte elettronica, mi sono affidato ai tecnici di AP Racing che hanno eseguito una mappatura a banco con questi risultati alla ruota: 83 Cv a 7600 giri/min e una coppia di 9,6 Kgm a 5300 giri/min.
Questi numeri la rendono una delle Scrambler “800” più potenti in circolazione!
Il mio intento era quello di non stravolgere esteticamente la moto in quanto già molto bella, anche solo sostituendo gli indicatori di direzione, ma quello di darle più carattere: quello distintivo dei vecchi pomponi Ducati”.
La nostra premessa non era affatto esagerata, vero? Complimenti quindi a Michele che ha trasformato un tranquillo Scrambler in qualcosa di molto più potente; certo una strada un po’ più complicata di quella del semplice acquisto di uno Scrambler 1100!
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